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Giovedì, 05 Marzo 2015 15:35

S.Rocco (Roccaverano)-Case Boglioli-Serole-Bric Puschera-S.Rocco

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Il percorso interessa parte del territorio di Roccaverano e Serole. E' caratterizzato da tratti di cresta, raggiungendo con il Bric Puschera la “vetta di langa”, dai quali è possibile apprezzare scenari maestosi dei rilievi circostanti, e da tratti in mezza costa. In entrambi i casi, la buona varietà di ambienti attraversati e la relativamente scarsa pressione antropica, permette di fare incontri naturalistici interessanti.

DIFFICOLTÀ: E
SEGNAVIA: CAI bianco e rosso - Sentiero 502 - 502 A
DURATA: 3,50 - 4,00 h
SVILUPPO  KM 10,000 circa

ACCESSO: Da Roccaverano in auto si segue la Sp 124 per Serole per raggiungere la chiesetta di S. Rocco, con parcheggio ed area picnic.

10.1 km, 03:01:49

DESCRIZIONE PERCORSO: Da Roccaverano in auto si segue la Sp 124 per Serole per raggiungere la chiesetta di S. Rocco, con parcheggio ed area picnic.

A destra della chiesetta una stradina asfaltata con alcuni tornanti in discesa, porta a case Boglioli, quindi si incrocia il sentiero 502 e si svolta a destra.

Con un lungo traverso su stradina prima asfaltata, poi inghiaiata, tra terrazzamenti, si incontrano alcune cascine e si prosegue poi nel bosco. Raggiunta la Sp 47 si svolta a destra in lieve salita per Serole, si passa accanto alla chiesetta di S. Sebastiano, con area di sosta, si prosegue sempre sulla Sp, si supera Brallo, e si raggiunge il paese di Serole, dove c’è possibilità di ristoro.

Dopo circa m 400 dal concentrico, si abbandona la Sp e si prende una strada carrabile inghiaiata sulla destra in salita; giunti alla vasca dell’acquedotto, si piega a destra; più avanti il sentiero diventa pianeggiante, a questo punto si svolta a sinistra, a seguire a destra, nuovamente in salita per giungere alle rovine del Castello di Serole. Si continua in salita in un contesto boschivo che, da quello umido e fresco tipico del fondovalle, incontrato all'inizio, con esemplari di quercia e carpino bianco a dominare il piano arboreo, passa ad un bosco più asciutto e rado, dominato da orniello, roverella, pino silvestre con il consueto corteggio di cespugli di biancospino, sanguinello, prugnolo. Qui compaiono anche radure più o meno ampie, pascoli, prati stabili ed antichi terrazzamenti; tutto questo non fa che accrescere la ricchezza di specie animali che, in tanta varietà di ambienti, trovano numerosi spazi e risorse per la loro vita.

Giunti sotto le pendici del Bric Puschera, il sentiero piega a sinistra tra lembi di bosco e spazi più aperti fino a raggiungere la sommità della cresta spartiacque.

Si lascia il sentiero 502 (che scende a cascine Battaglini), si svolta a destra in salita sul sentiero 502F, che porta alla sommità di Bric Puschera, vetta più alta della provincia di Asti (m. 851).

Qui, dall'area di sosta, preziosa per riprendere fiato, si può ammirare un ampio panorama sulle valli sottostanti e sulle dorsali montane.

Si prosegue su strada sterrata in lieve discesa, lasciando prima a sinistra, poi alle spalle, un impianto forestale di conifere. Superato un cancello in legno, il cammino segna il confine tra un bosco misto di latifoglie e prati poco concimati e, per questo, ricchissimi di fioriture di essenze spontanee (orchidee incluse), vera manna per molte specie di insetti pronubi, in particolare farfalle. Dopo circa m. 400 dalla sommità, il tracciato compie una svolta a sinistra, poi una destra, sempre in discesa su sterrato. Raggiunta la Sp, si svolta a sinistra, quindi si prosegue in piano poi in lieve discesa. Dopo alcuni tornanti si raggiunge la chiesetta di S. Rocco per chiudere il percorso ad anello. 

01_S_Sebastiano.jpg 02_Bric_Puschera.jpg 03_Paesaggio.JPG

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