ACCESSO: Da Piazza Carlo Alberto di Moncalvo.
DESCRIZIONE:
L'itinerario parte da Piazza Carlo Alberto, cuore di Moncalvo, segue Corso Regina Elena (sotto al porticato) che accerchia la cittadina nel suo versante nord; il passo qui è accompagnato da un ampio panorama collinare che “cresce” intorno al suo nucleo: il monte di Crea di cui si distingue nettamente il Santuario Mariano. Il corso dapprima scende per poi salire a sx, dove assume l'aspetto di un viale alberato di tigli, quindi procede sino a raggiungere via Giuseppe Gavello che s'imbocca girando a dx. Seguendo prima le indicazioni per Alfiano Natta e poi per Gessi, si raggiunge la chiesa di S. Pietro in Vincoli, detta “la Pieve”, edificio romano che conserva sulla parete esterna il calco di una lapide romana del III sec. d. C. il cui originale è conservato presso la Biblioteca Civica. Appena prima della chiesetta si svolta a sx su carrareccia che si segue fino a raggiungere un cascina (ristrutturata), li si svolta a sx condotti dalla discesa che scorre tra i prati e le vigne. Giunti alla cascina Orsolina si continua a dx per strada Bricco Cappuccini, pianeggiante e ombreggiata, strada che passa a mezzacosta tra la valletta e il modesto rilievo dei Cappuccini. Superata una curva a sx si raggiunge e si attraversa la strada statale per salire tra la case di Strada Asti. In breve si è al piccolo oratorio di S. Rocco, eretto nel 1660, che si affianca su sentierino, poi, sull'asfalto, aiutati dalla segnaletica stradale, si segue per S. Martino e successivamente, si svolta alla prima serrata a sx, (palina segnavia 505 da seguire fino a Moncalvo) passando tra le vigne che con ritmo regolare dei loro filari disegnano i morbidi colli tutt'intorno. Raggiunto l'asfalto, si attraversa e si prosegue in strada Pozzetta, piccola via che scende e raggiunge la Cascina S. Anna; pochi passi dopo si effettua la curva a sx, appare la citta di Moncalvo, avvolta intorno al suo promontorio. Raggiunta la valle si continua nella seguente salita, alla metà della quale s'inverte il corso, girando a sx e seguendo la sterrata, che, ora pianeggiante, passa tra folti ciuffi di canne, usate un tempo, come tutori della vite, ma ormai completamente inutilizzate. Giunti alla stradina asfaltata si svolta a destra e salendo, si affianca il cimitero e subito dopo la chiesa di S. Francesco con il caratteristico campanile cuspidato. Si raggiunge infine via XX Settembre, detta “la Fracia” antico e suggestivo budello che conduce alla piazza da cui siamo partiti.